Vezzoso agrume autunnale, il mandarino (Citrus nobilis) cresce sull’omonimo arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutacee. Profumatissimo e altamente zuccherino, di colore giallo-arancione, è una simpatica miniatura dell’arancia giunta dalla Cina meridionale. Invero, il nome deriva per associazione da quello indicante gli antichi funzionari dell’impero cinese, i mandarini per l’appunto, di cui si voleva evocare il prestigio o forse, più volgarmente, il colore giallo. Diffuso nel Mediterraneo, negli Stati Uniti e nell’Africa meridionale, la sua raccolta, da effettuarsi a piena maturazione, va da dicembre a marzo per le varietà più tardive. Sicilia e Calabria le regioni italiane che primeggiano nella produzione, con circa i ¾ dell’indice nazionale. Se ne conoscono numerose varietà sebbene siano i nuovi ibridi, Mandaranci e Clementine, a riscoutere sempre più successo per via dell’assenza di semi all’interno della polpa. Tra le specie più conosciute: il mandarino King (Citrus nobilis – Citrus deliciosa), dalla buccia sottile e ricco di semi; il mandarino Cleopatra (Citrus reshni), originario dell’India, con foglie sottili, buccia color arancio e anch’esso ricco di semi; il mandarino Satsuma (Citrus unshiu), proveniente dal Giappone, caratterizzato da foglie grandi e da polpa priva di semi; il mandarino Tangerine o Tangor (Citrus tangerina), frutto di color arancione-rosso, poco più piccolo e meno acidulo delle arance; ed infine il mandarino Cinese o Kumquat, il piccolo frutto ovale conosciuto per la buccia dolcissima e molto aromatica, che in genere si preferisce all’aspro succo. Molto resistente alla basse temperature, l’albero del mandarino si presta bene da sempre ad essere decorazione invernale di odorosi giardini ed eleganti terrazze. Considerato poi di buon auspicio nella sua antica terra natìa, non manca mai di adornare lo splendido scenario dei capodanni cinesi.
L’ACQUISTO
Occorre accertarsi dello stato di buona salute della buccia e dell’uniformità del suo colore, che sia compatta e lucida, non troppo attaccata alla polpa.
VALORE NUTRITIVO E CONSUMO
Come tutti gli agrumi, anche il mandarino può vantare numerose proprietà benefiche. Contiene in primis vitamina C, fondamentale per il buon funzionamento del sistema immunitario e per la salute di tutto l’organismo, poi vitamina P, diuretica e tonificante, e infine una buona dose di fibre, calcio e potassio. Unica pecca l’alto contenuto di zuccheri e di carboidrati che, unito al basso indice di sazietà, fa del mandarino, con le sue 72 kcal per 100 grammi di prodotto, un frutto poco indicato nelle diete ipocaloriche.
CONSERVAZIONE E UTILIZZO
Si conserva a temperatura ambiente per qualche giorno, altrimenti in frigo o sul balconcino di casa fino a dieci giorni. È preferibile, e non particolarmente scomodo neppure per i più piccoli (la buccia viene praticamente via da sola), il consumo del frutto fresco. Gli impieghi in cucina sono tuttavia numerosi e invitanti: nella pasticceria come base per dolci, marmellate, creme, bavaresi, gelatine e sorbetti; in primi e secondi piatti come gustoso aroma di contrasto. La buccia poi, ricca dell’aroma del limonene, è un ottimo ingrediente per la preparazione di liquori (come il Mannarinu di Sicilia), estratti e oli essenziali dalle proprietà depurative, rilassanti, antisettiche e antiacneiche, nonché anticellulite (per questo basta anche solo massaggiarla sulla parte interessata).
Soufflé al mandarino
Ingredienti per 6 persone
150 ml di latte
100 g di zucchero
20 g di farina
3 uova (albumi e tuorli separati)
1 baccello di vanigliala
scorza grattugiata di un mandarino
il succo di 3 mandarini
Scaldare il forno a 180°. Imburrare e spolverizzare con poco zucchero 6 stampini da soufflé. Portare a ebollizione il latte, con lo zucchero e il baccello di vaniglia. Togliere dal fuoco e lasciar riposare coperto per circa 20 minuti. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale. Togliere il baccello di vaniglia e rimettere sul fuoco la casseruola con il latte, aggiungendovi la farina e portando di nuovo a bollore. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare mescolando di tanto in tanto. Aggiungere, quindi, il succo e la scorza di mandarini, i tuorli e mescolare. Mischiare delicatamente gli albumi al composto, versare poi il tutto negli stampini e infornare per 5 minuti a 200°, poi abbassare la temperatura a 180° e cuocere per altri 10 minuti. Quando il soufflé è gonfio e dorato in superficie, toglierlo dal forno, cospargerlo di zucchero a velo e servire immediatamente.