Alcune delle più frequenti domande poste riguardo i fumetti sono sugli strumenti per disegnarli.
Perciò, eccovi una breve guida su tutto quello che vi occorre per disegnare fumetti.
Una piccola premessa prima d’iniziare: Quelli riportati di seguito sono gli strumenti e i materiali con cui io disegno, che uso perché mi ci trovo bene o perché non ho ancora trovato nulla di meglio. Tengo a fare questa precisazione semplicemente perché realizzare fumetti o, più in generale, disegnare, è una questione molto soggettiva.
Dunque, iniziamo con la carta: Fabriano F4 lisci, formato A3 o A4. Fabriano perché sono i più facili da trovare, economici e di buona qualità, F4 sono in pratica dei cartoncini, l’ideale per dare la china e lisci perché lasciano scorrere meglio il pennino/pennello.
Matite: portamina da 0.5 con mina HB per gli schizzi. Per le matite definitive, una B da 0.5 o, a volte da 0.7 dove voglio linee più dure. Il portamine tradizionale lo uso solo per riempire.
Gomme: faccio praticamente tutto con la gomma normale, non uso mai la gomma pane e sopratutto, mi tengo alla larga dalla gomma matita nonostante anni fa l’abbia comprata e ancora è in giro, serve solo a sporcare ovunque si tenti di usarla.
Inchiostro di china: Winsor & Newton, è il più facile da reperire, lo si trova praticamente ovunque.
Acqua distillata: per diluire l’inchiostro di china che, col tempo, tende ad addensarsi.
Pennarelli a china: Faber-Castell misura S per i contorni delle vignette e un paio a punta brush per le correzioni veloci qua e la.
Pennelli: uno di dimensione 0 per le campiture e uno 000 per le rifiniture, non li uso mai per dare tutta la china, già sono lento, ci metterei un mese solo per una tavola.
Pennini: qui c’è poco da dire, andate in una cartoleria specializzata, prendete un po’ di punte a caso e vedete con quale vi trovate meglio. Idem per la cannuccia, provatene un po’ e vedete con quale avete la presa più comoda.
Scolorina o bianchetto che dir si voglia: per le piccole correzioni. Uso quello a penna, molto più comodo e preciso da usare rispetto quello in boccetta.
Forbici e colla, per attaccare le eventuali “pezze” su vignette uscite male.
Una riga ed un paio di squadre per tracciare i contorni delle vignette e un curvilinee per le poche vignette nelle quali inserisco linee cinetiche.
Pc e tavoletta grafica per il lettering (ho una calligrafia indecifrabile) e per i colori.
Infine uno stereo di sottofondo e la PS che interviene per distendere i nervi quando una vignetta proprio non vuole saperne di venir bene, prima che lanci per tutta la stanza i materiali che ho elencato.